Carenze igieniche, mancato rispetto delle distanze interpersonali, omessa indicazione delle informazioni agli utenti sulle norme di comportamento. Per questi motivi nove responsabili di supermercati sono stati segnalati all’Autorità giudiziaria, mentre altri 177 sono stati sanzionati con violazioni amministrative per un ammontare di 202mila euro. E’ il bilancio di un’operazione condotta dal comando carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il ministero della Salute, nell’ambito di una campagna di verifiche a livello nazionale, al fine di valutare e accertare la corretta esecuzione delle operazioni di panificazione degli ambienti per limitare il contagio da Covid-19.
Nel corso dei controlli, sono stati effettuati tamponi sulle superfici con il supporto di tecnici e laboratori di Asl, Arpa (Agenzie Regionali di Protezione Ambiente), Izs (Istituti Zooprofilattici Sperimentali del Ministero della Salute) e enti universitari. Nel Lazio sono state riscontrate positività al Covid-19 in diversi supermercati appartenenti ad aziende della Grande distribuzione. A Roma sono state rilevate quattro positività al Rna Sars-CoV-2, a seguito di 30 tamponi di superficie eseguiti in diversi punti afferenti la grande distribuzione della Capitale. Due positività, invece, tra Latina e Frosinone, dove i Nas hanno effettuato tamponi su maniglie dei carrelli, tastiere della bilancia, pos e maniglie dei congelatori.
Nel complesso, sono stati ispezionati 981 esercizi commerciali tra quelli di maggiore afflusso. Sono 226 le irregolarità contestate, riconducibili a carenze igieniche per mancata esecuzione di operazioni di pulizia e santificazione, omessa indicazione delle informazioni sulle norme di comportamento, mancato rispetto del numero massimo di presenze contemporanee all’interno dei locali, mancato rispetto della distanza interpersonali nel corso degli acquisti e in fila alle casse. In totale, sono 1060 i tamponi effettuati per la ricerca del Covid-19 sulle superfici di maggior contatto.