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Le strade di Roma non sono sicure. Le aperture di crepe e voragini nel manto stradale sono all’ordine del giorno. Se poi ci si mette anche la pioggia, il danno è ancora più grave. L’ultimo episodio si è verificato qualche giorno fa in via dei Colli Portuensi, una delle arterie più importanti della città, dove si è aperta una voragine al centro della carreggiata. Lì dentro ci sono finiti un camion e un’auto in sosta. Tradotto? Carreggiata chiusa e traffico in tilt. 

Non si tratta di un caso isolato. Perché di episodi simili se ne registrano in ogni zona della Capitale. Proprio un mese fa, Torre Maura si è trovata a dover fare i conti con diverse aree transennate a causa di buche già aperte e crepe che continuavano ad aprirsi nel manto stradale, con il rischio di cedimenti da un momento all’altro. Situazione analoga anche nel pretestino, dove poco tempo fa una voragine dal diametro di circa 5 metri si è aperta al centro della carreggiata. Poco tempo fa è successo anche in via Casilina. Nella zona di Torpignattara un’enorme crepa lunga tre metri e larga due ha creato non pochi disagi in uno dei quartieri più popolosi della capitale. Tutta colpa dei nubifragi che in quei giorni si sono abbattuti su Roma e che hanno causato il cedimento del manto stradale. Una situazione, in realtà, che poteva essere evitata, dal momento che c’erano dei lavori in corso e la pericolosità di quel tratto era già evidente e segnalata alle autorità competenti. 

Insomma, il problema delle buche in città è noto a tutti. Il piano annunciato in pompa magna dal sindaco Virginia Raggi per risolvere il problema si è rivelato un flop. Anche se proprio pochi giorni fa il primo cittadino ha pubblicato sui social un post in cui annunciava che “con il nostro progetto #StradeNuove entro il mandato avremo riqualificato circa 800 chilometri di strade di Roma, dal centro alla periferia”. Un post, però costato caro. Perché le proteste dei cittadini non si sono fatte attendere. 

E in effetti, i numeri parlano chiaro. Nel 2017, il Codacons censiva una buca ogni quindici metri. Nel 2018, risultavano quintuplicate negli ultimi otto anni. Anno, questo, nerissimo sul fronte degli incidenti stradali: sono 143 le vittime, il triplo rispetto a Milano. Un triste primato che fa guadagnare alla Capitale il titolo di città più pericolosa sul fronte della viabilità.

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