IL POSTINO (CON LA TARI) SUONA SEMPRE DUE VOLTEI Bollettini erano sbagliati e così, dal Comune di Monterotondo, sono stati costretti ad inviarli una seconda volta presso i domicili dei 18.091 (dato Istat aggiornato al 31 dicembre 2019) nuclei familiari residenti, a cui vanno aggiunti i titolari di centinaia di attività commerciali e industriali. Un errore macroscopico, che nella sua drammaticità suscita sarcasmo, che sarà oggetto di una mia interrogazione al sindaco Riccardo Varone. Per capire in primo luogo, l’eccesso di costo pari al doppio delle spese di spedizione, a chi sarà attributo. Se alle tasche del primo cittadino o a quelle di qualche contabile inesperto e pasticcione.Ma questa storia del saldo Tari era già iniziata con una barzelletta. Con i bollettini fatti recapitare con notevole ritardo rispetto alle date di scadenza fissate al 16 novembre e al 2 dicembre. Nelle ultime ore poi, la esilarante sorpresa: quei bollettini non andavano bene. Qualcuno ha sbagliato a far di conto attribuendo ai malcapitati contribuenti somme maggiorate non dovute. E chi aveva già pagato è ora in attesa di avere i rimborsi a cosiddetto babbo morto. Con i tempi biblici dell’amministrazione e della martoriata Apm, azienda pluriservizi rimasta senza governance per un altro errore pacchiano del sindaco e del suo stretto entourage. Insomma, una situazione dai tratti paradossali, degna dello stato libero di Bananas del film di Woody Allen, dove il vertice politico dà anche indirizzi squinternati sull’opportunità, insieme alla Tari, di far recapitare ai contribuenti una «letterina» scritta da se medesimo, celebrativa degli sconti che per errori contabili sono diventati dei rincari, specchio delle carenze che segnano questa maggioranza di centrosinistra. La «letterina» a firma Riccardo Varone e Antonella Pancaldi, l’assessore al Bilancio, è stata inoltre recapitata due volte. Nella prima versione sbagliata e in quella corretta. Un paradosso nel paradosso per le famiglie e le imprese sempre più confuse e sconcertate.Proveremo a capirne di più lunedì prossimo nell’aula virtuale del consiglio comunale, convocata in seduta straordinaria ancora per sistemare i conti pubblici che al Comune non tornano mai. Tanto da costringere la maggioranza a continui correttivi. Stavolta, il debito fuori bilancio che rende necessaria la contabilizzazione, riguarda una sentenza definitiva, che riconosce ristori economici conseguenza di alcuni espropri creativi operati oltre 20 anni fa dall’amministrazione di Carlo Lucherini. Soldi mai accantonati come invece le nuove norme sui bilanci armonizzati avrebbero preteso. Un’altra storia sorella di quella sulla Tari. Vi terrò informati. #Monterotondo#Tari#Rifiuti#Vergogna
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